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Archive for the ‘Donne’ Category

Bahrein. 40 donne arrestate e picchiate dalla polizia

27 settembre 2011 Lascia un commento

(NTNN) – Almeno 40 donne, tra cui sette minorenni, sono state arrestate, maltrattate e picchiate dalle forze di sicurezza a Manama, la capitale del Bahrein, per aver partecipato alle manifestazioni contro le elezioni parlamentari suppletive di sabato. Lo ha reso noto un comunicato del Wefaq, partito sciita di opposizione, che  ha chiesto l’immediata scarcerazione e l’intervento delle organizzazioni internazionali per porre fine alle violazioni dei diritti umani nel Paese. Gli ulema della comunità sciita hanno organizzato un sit-in di protesta a piazza della Perla, epicentro degli scontri da metà marzo.

Le elezioni per l’assegnazione dei 14 seggi lasciati dai deputati del Wefaq, che a febbraio si dimisero per protestare contro la repressione delle manifestazioni antigovernative, hanno registrato una scarsa affluenza alle urne. Soltanto il 17,4 per cento degli aventi diritti al voto ha espresso la propria preferenza e per Ali Salman, leader del partito Wefaq, è la prova della delusione dei cittadini per l’inefficienza delle riforme politiche del regime di Hamad bin Isa al Khalifa.

La rivolta a piazza Perla, sedata dall’esercito con il sostegno di un contingente saudita-qatariota inviato dal Consiglio di cooperazione del Golfo (GCC), portò all’arresto indiscriminato di oppositori politici, di almeno 700 attivisti e di centinaia di lavoratori. Successivamente il governo di Manama aprì al dialogo con l’opposizione e  revocò lo stato di emergenza usato per rafforzare la repressione delle rivolte, ma a distanza di quattro mesi la violenza continua. (NTNN)

B.A.

Libano, donna in scooter aggredita

TIRO. Rasha, giovane donna libanese, è stata inseguita e insultata dal conducente di un auto mentre tornava a casa dal lavoro con il suo scooter. Durante la fuga, l’uomo ha cercato di fermare la giovane che, impaurita, ha chiesto aiuto ai passanti. Una volta raggiunto, l’aggressore è stato percosso e consegnato alla polizia.

“Non è la prima volta che accadono cose di questo genere”, dice Rasha. “Il problema di fondo è la società intera. Vedere una donna che va in giro con un moto scooter non lascia indifferenti gli uomini di qui. E’ considerato “normale” vedere le donne che vanno in bicicletta”.

Cintura nera di kickboxing e di karate, Rasha è abituata a difendersi da offese, purtroppo troppo spesso, non solo verbali.  “La maggior parte delle persone si stupiscono quando vedono una donna a bordo di uno scooter e spesso volano insulti. Quando esco dal lavoro è piacevole il tragitto fino a casa, soprattutto quando l’aria è fresca. Guidare una macchina non è così piacevole. Molte donne non hanno mai giudato uno scooter, ma se lo provassero non ne farebbero più a meno!! Mi accusano di non rispettare le norme etiche della nostra comunità, ma io non capisco cosa ci sia di sbagliato. Insomma, vedere un uomo che guida un motorino è normale, ma se lo fa una donna no”.

Rasha incoraggia tutte le donne a rompere con il passato nel rispetto dell’intera collettività. Scegliere di vivere la propria vita liberamente, secondo le proprie idee, non può essere considerata un’offesa all’etica di una comunità.

Rasha conclude: “La società sta cambiando e le donne sono parte di questo cambiamento, restiamo unite!”.

Barbara Alvino

Fonte: www.neswacafe.com

Libano: Stop alla violenza sulle donne

E’ prevista per il 29 maggio la manifestazione che vedrà in piazza a Beirut 50 associazioni, movimenti giovanili e studenti universitari con l’intento di spingere il governo a modificare la legge in vigore in merito alla violenza domestica sulle donne.

“Non è possibile che la violenza domestica non sia considerata reato. L’uso della violenza non può essere giustificato in nessun caso, ed è in contrasto anche con le leggi religiose. Ciò a cui le donne sono esposte quotidianamente è incompatibile con tutte le regole del buon musulmano”, dice l’avvocato Leila Awada.

“Vogliamo che i tribunali giuridici religiosi ci difendano e che si esprimano in merito a questo argomento. Il silenzio dura da troppi anni e la situazione sta diventando insostenibile. La maggior parte degli ostacoli incontrati fino ad ora non sono di tipo tecnico, ma mentali!”.

“E’ la cultura del maschio medio libanese che crede di avere qualunque tipo di diritto tra le mura domestiche”, continua Awada.

“Chiediamo che sia punito l’uso della violenza in ambito domestico. Il nostro non è un accanimento contro gli uomini, è una guerra alla violenza e a chi ne fa uso, uomo o donna che sia”.

I sostenitori della campagna denunciano il governo di non aver dato il sostegno promesso e di aver abbandonato le vittime di violenza. “Se non fosse stato per il lavoro svolto da molte ONG, molte donne subirebbero ancora abusi e violenze”.

Chiedono che ci sia maggiore tutela della dignità della donna e che si arrivi a un dibattito costruttivo, sfruttando anche il supporto dei media.

“Lo Stato deve mantenere le promesse date, stanziare un fondo per l’assistenza alle vittime e aprire una clinica per il recupero”.

Barbara Alvino

http://shabab.assafir.com/Article.aspx?ArticleID=4264

Libano, finalmente online il “Caffè delle Donne”

24 Maggio 2011 1 commento


Si chiama “Cafè delle Donne” il nuovo giornale libanese online, tutto al femminile diretto prevalentemente alle donne arabe.

“Cafè delle Donne”, lanciato nei giorni scorsi, sta riscuotendo già un gran successo.

“L’obiettivo è promuovere la partecipazione politica, sociale e culturale delle donne arabe”, dice Ali Atwi, capo redattore del giornale. “E’ un giornale indipendente, senza alcuna affiliazione politica o religiosa”.

“Il nostro giornale è il primo a rivolgersi esclusivamente alle donne, toccando argomenti a loro affini. Creare un luogo in cui sia possibile manifestare le proprie opinioni, aspirazioni e preoccupazioni per una società in trasformazione è un dovere per una paese che si definisce moderno”.

“I modelli femminili proposti dai media spesso non rispecchiano la semplicità della donna araba. Noi parliamo a tutte le donne, intellettuali, lavoratrici e in carriera”.

“Abbiamo voluto creare un giornale tutto al femminile, e speriamo che il nostro sia solo il primo di una lunga serie”, dice Salima.

“Vogliamo creare un network che abbracci l’intero mondo arabo, siamo stanche di essere accusate di essere “arretrate”, dimostreremo al mondo cosa sono in grado di fare le donne libanesi, musulmane e non”.

Barbara Alvino

Tratto da «السفير»

www. neswacafe.com